Gufolk
Il gufo è un animale notturno, schivo e riservato.
Il folk è un genere di musica tradizionale che spesso accompagna i balli durante le feste popolari.
Allora che c’entrano l’uno con l’altro?
Seguitemi!
Immaginatevi, in una notte buia, una casa isolata. Dalla finestra una luce.
Nella stanza un tavolo con bottiglie e bicchieri mezzi vuoti.
L’aria fredda e il silenzio del fuori si contrappongono al calore del dentro.
I GuFolk sono nati nella clandestinità di una notte di qualche anno fa.
Lo stile è genuino, senza fronzoli e punta direttamente al cuore.
I GuFolk risuonano i pezzi immortali dei più grandi cantautori italiani e propongono alcuni brani inediti.
La band è formata da:
CHITARRA e VOCE: Marco Giani
Girovago originario del lago di Como. Musica, circo, teatro, musical: di notte prova a fare l’artista mentre di giorno sogna.
Dal 1997 al 2008 ha suonato nel gruppo rock surreale dei Pericolodincendio
Dal 2008 suona e canta nel gruppo folk Bastiancuntrari
FISARMONICA: Alessio Zanardi
Vive a Stradella; ha iniziato a suonare la fisarmonica all’età di 9 anni.
Suona dal liscio al classico. Negli ultimi anni ha avuto esperienze in varie orchestre pavesi.
Da tre anni in attivo coi GuFolk.
PERCUSSIONI e CORI: Giuseppe Trupia
Nato a Pavia, ha passato i quaranta ma non li sente.
Ha iniziato ad avvicinarsi alle percussioni africane per accompagnare spettacoli di giocoleria.
Dai ritmi bassi allo djambè la sua filosofia è: scaldare i cuori!
CONTRABBASSO: Andrea Duca
Originario di Stradella, da bambino inizia a suonare la fisarmonica. Da allora il suo amore per la musica prende forme e
colori in un viaggio ricco di suoni e incontri. Dalla chitarra al basso elettrico, strumenti a corda come banjo e bouzoki per approdare al contrabbasso.
Dentro a un barcone sul Po fonda il gruppo Furest, che sforna un folk padano di pezzi originali. Poi arriva la musica popolare e il folk italiano e americano.
CAJON: Graziano Antonucci
Vive a Stradella si avvicina da adolescente alla musica e al canto.
Nel 1998 fonda il gruppo “gatti randagi” con cui tocca vari generi musicali: dal rock americano al blues senza dimenticare i cantautori italiani.
Nel 2008 pubblica il suo primo album “sulla strada” dove l’artista è particolarmente legato al brano “giovane cantautore”.
Suona chitarra ritmica e 12 corde. Da non molto si è avvicinato alle percussioni con il cajon.
Canal Jazz Combo
Canal Jazz Combo è quello che sembra: un nome di copertura per un sestetto jazz (tre fiati da una parte, una ritmica di tre strumenti dall’altra) che annovera al suo interno altrettanti professionisti cittadini, che hanno messo in musica il piano B delle loro vite. Avvocati, Bibliotecari, Fisici, Manager, Medici, Universitari, che suonano di nascosto e in nero (nel senso delle sonorità, ovviamente), non potendo compromettere avviate carriere professionali. Eppure la loro musica evoca scenari di altri tempi, ricreando un mondo in cui il Ticino (il Canal, per antonomasia) ha la sonnolenta potenza del Mississippi, il Social Bistrot diviene l’enclave afroamericana sul Naviglio, mentre nel Capannone dei Campioni risuona lo swing graffiante del Greenwich Village